Tarocchi e canalizzazione: il linguaggio simbolico che dà voce all’invisibile
“Tutto ciò che è visibile ha origine in ciò che è invisibile. I simboli sono il ponte.”
Esiste una via che intreccia intuizione e consapevolezza, antichi simboli e sussurri dell’anima. È la via dei Tarocchi, intesi non solo come strumento divinatorio, ma come un linguaggio sottile capace di dare forma a ciò che non ha voce e che rende visibile l’invisibile. Per chi è in cerca di nuove coordinate interiori, questa antica pratica offre risposte vive, incarnandosi in percorsi delicati di accompagnamento, crescita e guarigione.
I Tarocchi parlano in silenzio a chi desidera ritrovare un senso nel caos: 78 carte che non predicono semplicemente il futuro, ma lo rivelano attraverso simboli, archetipi e narrazioni. Specchi dell’anima, ponti tra conscio e inconscio, connettono la realtà quotidiana alle energie sottili che ci attraversano.
Un viaggio nelle origini
Le origini dei Tarocchi sono avvolte nel mistero. Le prime testimonianze storiche risalgono al XV secolo nell’Italia settentrionale, dove erano conosciuti come “trionfi” o “naibi”. Nati come carte da gioco, nel tempo si trasformarono in strumenti di conoscenza esoterica.
Nel XIX secolo, figure come Eliphas Levi e Papus riscoprirono la loro valenza simbolica. Con la Golden Dawn, società esoterica britannica, il mazzo venne ristrutturato secondo schemi iniziatici, legandosi alla Cabala, all’Albero della Vita, all’astrologia.
Nel XX secolo, Aleister Crowley creò il Thoth Tarot, carico di simbolismo alchemico e mistico, mentre A.E. Waite e Pamela Colman Smith diedero vita al celebre Rider-Waite Tarot, oggi il più diffuso al mondo.
Tra esoterismo e contemporaneità
Tra gli approcci più profondi e trasformativi, spiccano oggi le letture canalizzate: un intreccio tra lettura intuitiva, ascolto empatico e connessione con piani più sottili della coscienza. Non si tratta solo di “interpretare” le carte, ma di aprirsi a un tipo di conoscenza ispirata, che nasce da uno stato ricettivo, immaginativo e spirituale.
Questa modalità affonda le sue radici nella tradizione esoterica occidentale: dai Rosa-Croce alla Golden Dawn, fino agli insegnamenti di Levi, Papus, Crowley e Jodorowsky. I Tarocchi, in questa prospettiva, diventano strumenti di iniziazione, visione e trasformazione interiore.
Come scrive Eliphas Levi nel Dogma e Rituale dell’Alta Magia:
“Un libro muto, misterioso, eterno… che parla a chi sa ascoltare. I Tarocchi sono la Bibbia dei saggi.”
Oggi le interpretazioni spaziano: oracolo, strumento psicologico, mappa simbolica dell’inconscio. Ma la chiave resta la stessa: i simboli non mentono. Parlano all’anima con un linguaggio essenziale, archetipico, profondo.
Quando il simbolo incontra la voce dell’anima
Abbiamo incontrato Claudia Baldini, tarologa e medium, che da anni lavora con i Tarocchi non solo come mezzo per predire, ma come strumento per leggere i messaggi interiori e quelli che emergono da dimensioni sottili.
«Per me i Tarocchi non sono un mazzo di carte: sono un linguaggio vivo, una forma di presenza. Ogni consulto è un dialogo sacro, dove la persona non viene per sapere, ma per vedere, sentire, comprendere.»
La canalizzazione entra in gioco quando l’energia si fa chiara, quando ciò che ancora non è stato detto prende forma attraverso parole, immagini, sensazioni.
«È come ascoltare un suono che proviene da uno spazio di silenzio interiore. Le carte aprono la soglia, ma a parlare è qualcosa che ci supera, o forse ci contiene: l’intelligenza profonda della Vita.»
Il messaggio che emerge non è mai rigido o predeterminato, ma è un invito a trasformare, a rivelare risorse interiori, a portare luce là dove si annida un blocco.
«Le carte mostrano come si stanno muovendo le energie. Dicono cosa sta accadendo dentro il consultante. La canalizzazione dà voce a ciò che, altrimenti, resterebbe invisibile e spesso silenziosamente doloroso.»
Guarigione simbolica
Il consulto è un’esperienza trasformativa che unisce ascolto empatico, lettura archetipica e intuizione canalizzata. Non si tratta di una “previsione”, ma di un incontro: a volte commovente, spesso chiarificatore, sempre profondo.
Le persone che si affidano a questo tipo di percorso cercano qualcosa che va oltre le risposte. Cercano una visione, una presenza, una direzione nuova.
«Il mazzo è come un campo vivo. Ogni carta vibra in una frequenza specifica. Quando canalizzo, sento le parole che appartengono a quell’energia. Spesso sono frasi semplici, ma che toccano il cuore. È come se la carta fosse una soglia, e la voce che arriva fosse la guida per attraversarla.»
Una voce interiore a cui tornare
Molti, dopo aver sperimentato una lettura canalizzata, raccontano di provare maggiore chiarezza, di aver ritrovato una parte dimenticata di sé. Non si tratta di “credere” nella canalizzazione, ma di sentire cosa accade nel corpo, nel cuore, nei pensieri. Spesso si apre uno spazio nuovo.
«Canalizzare non è un potere. È una disponibilità. Significa ascoltare senza voler interferire, parlare solo quando arriva il momento giusto. È un atto d’amore, e di fiducia.»
Tarocchi oggi: strumenti per l’anima
Oggi i Tarocchi si integrano con approcci psicologici, energetici, meditativi. Quello che li accomuna è la capacità di parlare all’inconscio e attivare nuove visioni, emozioni, comprensioni.
La canalizzazione aggiunge profondità a questo lavoro: non è “sentire voci”, ma accedere a uno stato di presenza aperta e intuitiva, dove le immagini scorrono come sogni consapevoli, portando messaggi che toccano corde profonde.
Le differenze tra lettura intuitiva, canalizzata e divinatoria
Approccio | Caratteristiche | Finalità |
---|---|---|
Divinatorio | Mira a prevedere eventi futuri | Risposte, certezze |
Intuitivo | Si basa su sensibilità personale e simbolismo | Consapevolezza interiore |
Canalizzato | Messaggi che emergono da un ascolto “altro” | Visione, trasformazione |
Nessuna via è “superiore” all’altra. Ciò che conta è l’intenzione, la presenza e il rispetto con cui si offre il consulto.
Come scegliere un consulto di Tarocchi e Canalizzazione
Ascolta il tuo intuito: affidati a chi ti trasmette fiducia, delicatezza, autenticità.
Diffida di chi promette certezze: la vera guida apre possibilità, non impone verità.
Dopo il consulto, prenditi tempo: scrivi, medita, lascia che il messaggio si sedimenti.
Non aspettarti soluzioni pronte: cerca uno sguardo nuovo. È da lì che nasce la trasformazione.
Consigli di lettura

La via dei tarocchi
Autore: Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa Editore: Feltrinelli Descrizione: Un classico della tarologia evolutiva che offre un approccio poetico, spirituale e psicologico.

I tarocchi di Crowley
Autore: Akron e Hajo Banzhaf Editore: Hermes Edizioni Descrizione: Il manuale più completo sul Thoth Tarot, con letture esoteriche e simboliche.

I Tarocchi
Autore: Oswald Wirth Editore: Edizioni Mediterranee Descrizione: Opera storica che esplora il significato occulto e iniziatico dei 22 arcani maggiori.
Selezione di mazzi classici da conoscere e usare
- Tarocchi di Marsiglia – Fournier
Un grande classico, fedele alla tradizione francese.
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Il mazzo più diffuso al mondo, illustrato da Pamela Colman Smith.
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