Vaccinare i giovani e i bambini contro la COVID 19 è privo di qualsiasi logica medica e scientifica. Questo ormai lo sanno tutti gli osservatori attenti dei documenti ufficiali e del dibattito in corso. L’Inghilterra non ha mai consentito i vaccini per i più giovani. La Svezia l’ha detto di recente in modo chiaro: questi prodotti non danno alcun beneficio ai bambini e vanno quindi sconsigliati. Niente di nuovo sotto il sole, dunque, ma bisogna apprezzare il coraggio di una mossa politicamente contro corrente.

Niente benefici ma tanti rischi. Anche questo è ormai un dato scontato che tutti sappiamo bene. I più giovani non corrono rischi dalla malattia ma rischiano tanto; rischiano sia effetti negativi gravi di breve e medio periodo sia effetti sconosciuti e imprevedibili nel lungo periodo. Rischiano tanto da una terapia genica che è stata chiamata “vaccino” in frode al consenso informato dei cittadini. Secondo la nuova definizione di vaccino propagandata nel 2021 anche l’aspirina potrebbe essere chiamata vaccino. Immaginate se invece di imporre il vaccino alle persone si fosse chiesto di sottoporsi ad una terapia genica sperimentale di efficacia e sicurezza virtualmente sconosciute.[1]

Che il vaccino non poteva dare benefici ai più giovani si sapeva da prima che venissero prodotti e che si facessero i trial pre-autorizzazione. Il documento chiamato Report 9, che nel 2020 elaborò le possibili reazioni non farmacologiche dei governi – posto che i vaccini non si prevedeva sarebbero stati disponibili prima di almeno due anni (pur abbattendo i protocolli di sicurezza normalmente di cinque anni) – forniva già le statistiche sulla pandemia. Queste statistiche davano numeri molto bassi per i bambini e i giovani: troppo bassi per poter valutare gli effetti di un potenziale farmaco nuovo.

Per la fascia di età 0-9 si aveva lo 0,1% di possibilità di ricovero e lo 0,002% di mortalità; per la fascia 10-19 lo 0,3% e lo 0,006%; per la fascia 20-29, lo 0,1% e lo 0,03%. Anche le fasce più alte, fino almeno ai 60 anni non correvano molti rischi. Quella 40-49, per esempio, aveva il 4,9% di rischio ospedalizzazione e lo 0,15% di mortalità.[2] Anche di questo parlo estensivamente nei miei libri.[3]

I trial usati per l’estensione ai minori delle autorizzazioni emergenziali dei vaccini (oltre ad avere tempi troppo ristretti) avevano numeri troppo bassi per raggiungere un qualsiasi risultato statistico rilevante su efficacia e sicurezza. Parliamo di un paio di studi in doppio cieco con circa duemila e tremila partecipanti l’uno; parliamo di un vaccino somministrato a meno di duemila ragazzi e bambini. Se si considera anche il bassissimo livello di eventi gravi su queste fasce di età, appare del tutto evidente che non si poteva avere alcuna cognizione scientificamente sensata per valutare l’efficacia di questi vaccini su questo gruppo di soggetti. Queste cose si sono sempre sapute e si sono anche scritte nei documenti ufficiali e discusse nelle riunioni della U.S. Food and Drug Administration (FDA). L’estensione dell’autorizzazione al commercio emergenziale di questi vaccini ai giovani equivale ad una frode e ad una violazione del consenso informato.[4]

Per l’approfondimento di questi aspetti, a parte i miei libri, rinvio anche a due lezioni che ho tenuto online: Scandalo Vioxx e vaccini ai bambini e La più grande frode sui vaccini: la conclamata efficacia.

Non è un caso che l’argomento più utilizzato in favore del vaccino ai più giovani è stato quello utilitarista. I giovani vanno vaccinati non perché gli faccia bene ma per proteggere gli adulti o gli anziani dal contagio. L’utilitarismo è ormai la dottrina etico religiosa di maggiore successo non solo negli ambienti governativi ma perfino in molti ambienti ecclesiastici. È una dottrina che si sposa bene con la paura e con l’egoismo. Chi ha paura ed è egoista è disposto a tutto pur di proteggersi. I bambini possono quindi essere sacrificati per la vita degli anziani. Questo argomento, per quanto attraente per gli adulti egoisti, non supera il vaglio della ragione per il semplice fatto che non esistono prove in favore di una presunta efficacia dei vaccini sulla trasmissione del virus SARS-CoV-2. Questa è una cosa che si è sempre saputa fin dai test pre-autorizzazione e che non è mai cambiata nei giudizi legali ufficiali, quelli in cui le agenzie non possono fare demagogia ma solo dichiarare il dichiarabile.

Questo, ad esempio, è quanto dice FDA ancora oggi sul vaccino Pfizer:

«La maggior parte dei vaccini che proteggono dalle malattie virali riduce anche la trasmissione del virus che causa la malattia da parte di coloro che sono vaccinati. Sebbene si spera che sia così, la comunità scientifica non sa ancora se Comirnaty ridurrà tale trasmissione».[5]

Questa è invece l’indicazione che la European Medicines Agency (EMA) dà in proposito rispetto al vaccino Pfizer (e l’identica indicazione si trova nelle pagine di ciascun altro vaccino attualmente approvato da EMA in via condizionale o emergenziale:

«L’impatto della vaccinazione con Comirnaty sulla diffusione del virus SARS-CoV-2 nella comunità non è ancora noto. Non è ancora noto quanto le persone vaccinate possano ancora essere in grado di trasportare e diffondere il virus».[6]

Ma se è chiaro che il vaccino non arreca benefici ai giovani e se l’argomento utilitarista è infondato perché affannarsi con tanto fanatismo per farli vaccinare? Per le Big Pharma, naturalmente, è un problema economico. Loro non vedono bambini ma soldi. Ma i governi? Qual è la loro motivazione? Molti politici saranno quasi sicuramente corrotti nel mondo. La statistica della corruzione mondiale in politica nei settori industriali dove girano miliardi ha numeri molto più affidabili di quelli dell’efficacia degli pseudo vaccini.

A parte la corruzione, possono esserci anche tanta ignoranza e incompetenza. Questi fattori, tuttavia, penso appartengano più al passato. Oggi c’è un dibattito troppo vivo anche nella scienza indipendente e c’è un’intensa circolazione delle informazioni rilevanti. Il fattore ignoranza e incompetenza non è più credibile. Mi viene più facile ipotizzare la mala fede. La corruzione naturalmente implica la mala fede ma la mala fede può avere anche altre motivazioni indipendenti dalla corruzione. Quali sono queste altre motivazioni che potrebbero spingere i governi ad intraprendere una campagna vaccinale fanatica e ingannevole ai danni dei bambini?

Un’ipotesi potrebbe stare nella mens rea che richiede di nascondere o eliminare le tracce del crimine. I criminali sono estremamente creativi e immaginifici quando sono preoccupati di cancellare ogni indizio che possa ricondurre a loro. Ora, la classe politica al governo potrebbe avere responsabilità enormi rispetto alla gestione della pandemia in generale e alla spinta fanatica a vaccinarsi in particolare. Si pensi alla violazione dei protocolli di sicurezza, alla manipolazione delle notizie, alle bugie, alla criminalizzazione pubblica di chi non voleva vaccinarsi o mostrava dubbi sui vaccini, alla demagogia che ha fatto credere che vi fosse una scienza univoca dietro qualsiasi azione dei governi, alle violazioni costanti e capillari del consenso informato dei cittadini. Ora, rispetto al fanatismo pro-vaccini, finché ci saranno gruppi rilevanti non vaccinati nella popolazione ci saranno anche i presupposti scientifici per fare un domani dei confronti tra chi si è vaccinato e chi non si è vaccinato. Si potrebbe scoprire così che i danni dei vaccini sono stati molti di più dei benefici oppure che sono danni non accettabili e che non avrebbero giustificato le autorizzazioni. Se invece i governi riusciranno a fare vaccinare tutti o quasi tutti mancheranno i numeri scientifici per confronti adeguati futuri.

Un’altra motivazione potrebbe essere più semplice e matematica. Bisogna dimostrare che i vaccini sono stati efficaci e per farlo potrebbe bastare un gioco matematico coi vaccini ai bambini. L’efficacia dei vaccini si può infatti aumentare precisamente facendo vaccinare persone che non ne hanno bisogno, cioè quelle persone che dalla COVID-19 non rischiano virtualmente nulla.[7] Vediamo come si fa in modo logico.

Immaginiamo che vi è una Gruppo di popolazione Vaccinato “GV” con un certo numero di Morti (o di ricoveri) da COVID pari a “M” che equivalgono ad una Percentuale “P”. Ora raddoppiamo i vaccinati del gruppo “GV” utilizzando soggetti che in sé non aumentano la mortalità “M”. In questo modo, otteniamo una percentuale di morti “P” dimezzata. Si potrà dire, ad esempio, che tra i vaccinati i morti non sono più il 10% ma il 5%. Simultaneamente, otterremo l’effetto opposto nel gruppo dei non vaccinati “GNV”, che avrà una percentuale raddoppiata di morti o ospedalizzazioni. Di loro si potrà dire che i morti non sono più, ad esempio, il 5% ma il 10%.

Naturalmente, questa frode richiede precisamente che si vaccinino soggetti che non corrano rischi dalla COVID-19 e che non ricevano benefici effettivi dal vaccino. L’importante è infatti che gli effetti positivi del sistema immunitario naturale vengano attribuiti al gruppo dei soggetti vaccinati così che possano essere matematicamente attribuiti al vaccino e non alla natura. La vaccinazione degli adulti e anziani qui è meno importante.

Ritengo che questa frode matematica sia la motivazione principale del fanatismo di questo periodo di diversi governi che hanno molti e gravi errori sulla coscienza. È interessante, infatti, che quei governi (come l’Inghilterra e la Svezia) che non hanno mai accettato di giocare in questo modo demoniaco con la salute dei bambini siano gli stessi che sulla pandemia e i vaccini hanno meno colpe “fanatiche” nell’armadio. Il governo italiano, invece, che ha superato limiti fino a poco tempo fa impensabili di negligenza, ignoranza e immoralità, è il più fanatico di tutti nello spingere alla vaccinazione dei propri figli senza alcun interesse per la loro salute e per la loro stessa vita. C’è qualcosa di più cattivo e perverso del sacrificare i figli per nascondere le tracce delle proprie colpe? Che Dio abbia pietà di questa gente, e anche degli affaristi delle Big Pharma e degli utilitaristi!

Fulvio Di Blasi è avvocato e dottore di ricerca in filosofia del diritto. È un esperto di etica e del pensiero di Tommaso d’Aquino. Ha insegnato in diverse università, tra cui la University of Notre Dame (USA), The John Paul II Catholic University of Lublin (Polonia), l’Università Pontificia della Santa Croce (Roma) e la LUMSA (Palermo). Ha più di 200 pubblicazioni. I suoi libri recenti includono La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covid e Vaccino come atto di amore? Epistemologia della scelta etica in tempi di pandemia. Sulle questioni della pandemia e dei vaccini anti Covid tiene settimanalmente lezioni sul suo canale YouTube.

[1] Su questi aspetti ho scritto abbondantemente nel mio ultimo libro Vaccino come atto di amore? Epistemologia della scelta etica in tempi di pandemia, Phronesis Editore, Palermo, 2022.

[2] Cfr., N. Ferguson, D. Faydon, G. Nedjati Gilani, N. Imai, K. Ainslie, M. Baguelin, S. Bhatia, A. Boonyasiri, Z. Cucunuba Perez, G. Cuomo-Dannenburg, A. Dighe, I. Dorigatti, H. Fu, K. Gaythorpe, W. Green, A. Hamlet, W. Hinsley, L. Okell, S. Van Elsland, H. Thompson, R. Verity, E. Volz, H. Wang, Y. Wang, P. Walker, C. Walters, P. Winskill, C. Whittaker, C. Donnelly, S. Riley, A. Ghani, “Report 9: Impact of non-pharmaceutical interventions (NPIs) to reduce COVID19 mortality and healthcare demand”, Imperial College COVID-19 Response Team , March 16, 2020, Published Online, URL: https://spiral.imperial.ac.uk/handle/10044/1/77482.

[3] Si veda specialmente Vaccino come atto di amore? Epistemologia della scelta etica in tempi di pandemia, cit.

[4] Si veda F. Di Blasi, La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covid, Phronesis Editore, Palermo, 2020.

[5] Cfr., FDA, “Q&A for Comirnaty (COVID-19 Vaccine mRNA)”, URL: https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/qa-comirnaty-covid-19-vaccine-mrna.

[6] Cfr., EMA, “Comirnaty – Overview”, URL: https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/comirnaty.

[7] G. Lazzaretti spiega questo punto in maniera matematica in un articolo recente, “La truffa dei numeri tra Terapie Intensive e morti”, La Nuova Bussola Quotidiana, 03/02/2022.

Fulvio Di Blasi

Fulvio Di Blasi è avvocato e dottore di ricerca in filosofia del diritto. È un esperto di etica e del pensiero di Tommaso d’Aquino. Ha insegnato in diverse università, tra cui la University of Notre Dame (USA), The John Paul II Catholic University of Lublin (Polonia), l’Università Pontificia della Santa Croce (Roma) e la LUMSA (Palermo). Ha più di 200 pubblicazioni. I suoi libri recenti includono "La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covid" e "Vaccino come atto di amore? Epistemologia della scelta etica in tempi di pandemia". Sulle questioni della pandemia e dei vaccini anti Covid tiene settimanalmente lezioni sul suo canale YouTube.