Cosa penserebbero i nostri nonni, coloro che hanno vissuto le due guerre mondiali, vedendo che in ottant’anni non siamo riusciti a creare un mondo di pace? Forse che un mondo di pace è utopia. Il nazismo non è morto con la morte di Hitler e la fine della seconda guerra mondiale. Neppure il fascismo con la morte di Mussolini. Le idee, quelle idee, sono sopravvissute al cambio di secolo. Soprattutto sono sopravvissute le persone e l’organizzazione. Il nazifascismo che perse la guerra è risorto più potente di prima e prospera tra noi ancora oggi, con uomini che influenzano il corso di Governi e intere Nazioni. Dalla pandemia alla guerra in Ucraina. Un’opinione pubblica alla ricerca di buoni e cattivi, che perde di vista la realtà, fatta di interessi economici mondiali, di cause ed effetti.

Ne abbiamo parlato in live con Franco Fracassi, reporter esperto di geopolitica e di comunicazione. Molte delle inchieste che ha realizzato si sono trasformate in libri o in film, alcuni dei quali hanno avuto ottimo successo di pubblico e di critica, vincendo premi in tutto il mondo. https://www.francofracassi.com/

Segue trascrizione.

CLAUDIA: In pochi giorni, la parola covid è sparita dai tg e dai giornali italiani, ma non sono sparite tutte le problematiche economiche legate al greenpass visto che i nostri governanti sono ancora concentrati e focalizzati sui booster, sui lavoratori disubbedienti e sul mantenimento di questo lasciapassare verde. Non si sa più che cosa pensare al riguardo e soprattutto sembra che tutti possano continuare a dire la propria dividendo l’opinione pubblica e mettendo gli uni contro gli altri, continuando a creare una spaccatura nel tessuto sociale. E’ importante capire se fra la pandemia e la guerra in Ucraina c’è un nesso, oppure se sono due argomenti slegati tra di loro che la popolazione invece percepisce come connessi da una causa/effetto o dalla distruzione del mondo che è in atto, semplicemente perché sono due disastri consecutivi l’uno all’altro.

FRACASSI: Credo che non ci sia nessun tipo di collegamento tra la guerra e la pandemia, se non il fatto che la guerra sia avvenuta in periodo di pandemia.

Ci sono molte spiegazioni del perché la Russia ha invaso l’Ucraina, del come si è arrivati a questo e cosa potrebbe succedere al nostro Paese. Tra i vari scenari che si prospettano, nessuno è uno scenario positivo per l’Italia. La scelta che l’Italia e l’Europa hanno fatto e che, in qualche modo, è la conseguenza delle tante scelte che abbiamo fatto negli ultimi anni porterà l’Europa ad uscire sconfitta da questa guerra.

Poi bisognerà vedere se sarà sconfitta l’Ucraina, se sarà sconfitta la Russia o gli Stati Uniti.

L’unica sconfitta di cui si ha la certezza è quella dell’Europa, in un momento in cui la pandemia, anzi le politiche legate alla pandemia stanno facendo tracollare completamente l’economia e hanno creato una spaccatura senza precedenti all’interno della società estraniando dalla vita sociale pubblica milioni e milioni di persone.

La sconfitta che patiremo sarà una sconfitta che impedirà probabilmente quel poco di timida ripresa che stava avvenendo. Magari renderà anche nullo il famoso PNRR e poi probabilmente peggiorerà ancora di più la situazione di chi è in difficoltà in questo momento.

CLAUDIA: blocco dello swift alla Russia, finanziamento delle armi all’Ucraina. Sono queste due scelte che faranno perdere l’Europa?

FRACASSI: Saranno le scelte fatte dall’Europa negli ultimi anni, compresa la scelta di mettersi in un angolo non perché è stata obbligata (l’Europa è libera di scegliere quello che vuole), ma per aver deciso di essere il cane da riporto della Casa Bianca.

Quello che sta accadendo al di là delle ragioni o dei torti, è che la Russia sta facendo una guerra.

Le guerre non si fanno, non si invadono i Paesi.

Fatta questa premessa e ribadendo che la Russia sta facendo una guerra sbagliata: esattamente diciannove anni fa, gli Stati Uniti si imbarcarono in una guerra criminale in Iraq, e hanno sbagliato totalmente. A differenza dell’Ucraina non mi sembra che l’Iraq rappresentasse un qualsiasi minimo pericolo o un interesse per un Paese che sta dall’altra parte dell’oceano. Non rappresentava un pericolo per noi, né per nessun altro; tra l’altro era un Paese piegato da dodici anni di embargo che lo aveva costretto in una crisi economica profondissima e, dai dati delle Nazioni Unite, provocato la morte di oltre un milione di persone per fame e povertà, tra cui centinaia e migliaia di bambini.

L’Iraq è stato invaso senza nessun motivo e all’epoca non mi risulta che sia stata applicata nessuna sanzione nei confronti degli Stati Uniti; non mi risulta che nessuna squadra di nessun tipo di sport sia stata esclusa da competizioni; non mi risulta che nei vari eventi sportivi e non, compresi eventi culturali, siano stati cancellati negli Stati Uniti d’America. Né mi risulta che,  per esempio,  nessun direttore d’orchestra statunitense sia stato sospeso dal lavoro all’estero semplicemente perché si dichiarò favorevole alla guerra.

Questo per far capire il mondo in cui ci troviamo: c’è un Paese che fa quello che gli pare e se tutti gli altri Paesi non fanno quello che quel Paese vuole, passano dei guai.

Questa è la premessa di tutto il mio discorso.

Nel 2014 l’Europa ha deciso di ignorare completamente quello che stava accadendo in Ucraina.

Ci fu un colpo di Stato, che chiamerò così perché al potere c’era un presidente democraticamente eletto, costretto alla fuga in seguito alla presa di potere armata da parte di corpi paramilitari in una piazza centrale di Kiev, nella quale si consumò un vero massacro di centocinquanta persone uccise dai cecchini che grazie alle inchieste indipendenti si è potuto scoprire  che ….la NATO ha fatto una strage ha permesso a corpi paramilitari di prendere il potere in Ucraina facendo fuggire un presidente che fino a quel momento, democraticamente eletto.

Questo ha portato a una non condanna di una parte dell’Europa ma addirittura a una condanna dell’Europa nei confronti della Russia accusata di chissà quale tradimento del diritto internazionale.

Vorrei aggiungere che, in particolare, questi corpi paramilitari erano dichiaratamente nazisti, cioè sventolavano la bandiera con la svastica e facevano il saluto romano; hanno preso così fortemente il potere in Ucraina che ben quattro ministri di quel governo provenivano dalle fila di questi corpi paramilitari. Iniziarono a fare delle leggi forzatamente anti-russe, creando una sorta di governo dichiaratamente razzista, che poteva essere qualsiasi cosa purché contro la Russia.

Tutti gli estremisti di destra nazisti che andavano in Ucraina per combattere i russi arrivarono da tutta Europa senza che nessun Paese li fermasse, corpi paramilitari che furono poi integrati nell’esercito ucraino.

Sfido qualsiasi Paese, dove accadesse una cosa del genere, a non legittimare una rivolta da parte della popolazione discriminata.

Queste azioni non hanno mai avuto nessun tipo di condanna, anzi l’Europa ha aiutato in tutti i modi l’Ucraina allora e lo ha fatto per tutti questi anni.

Quello che sta accadendo è un ribaltamento della storia.

L’Europa si era già messa all’angolo con le sanzioni alla Russia per la sua azione bellica e subirà gravi danni economici. La Germania, che aveva uno spirito un po’ più indipendente grazie alla Merkel, ha detto “no, noi abbiamo bisogno di energia sennò la nostra economia andrà in stallo”.

Quindi la Germania ha deciso di finanziare un tubo che passava sotto il Baltico per portare il gas in Europa. Il tubo è stato ultimato, ma non è mai stato utilizzato da quando la Merkel non è più al potere. Quindi un’altra opera faraonica che rimarrà inutilizzata sotto il mar Baltico e soldi buttati.

Questo vuol dire che i costi energetici andranno alle stelle non solo per le famiglie, ma anche per le imprese. E comporterà la mancanza di concorrenza a livello internazionale, con grande soddisfazione dei nostri principali concorrenti, la Cina e gli Stati Uniti.

Inoltre, la chiusura dello swift alle banche russe: visto che i soldi russi non sono esattamente messi in un’isola deserta o in un pianeta sconosciuto ma sono intrecciati in modo quasi inestricabile con le nostre banche, molti analisti finanziari hanno detto che si potrebbe arrivare a un’altra crisi stile 2008 quella Lehman Brothers.

CLAUDIA: Questa guerra e i suoi possibili scenari futuri possono trasformarsi in un dramma per l’Europa…

FRACASSI: Ovviamente il dramma c’è soprattutto per il popolo ucraino.

Fermo restando che è un’invasione stranissima anche a detta degli osservatori che stanno osservando questa guerra in maniera neutrale.

Il governo ucraino ovviamente farà la sua propaganda, anche se la Russia sta evitando in tutti i modi bagni di sangue, sta evitando di colpire la popolazione civile; non perché i russi sono i buoni o dei santi, ma semplicemente perché, credo, che Putin sia abbastanza realista da rendersi conto che in una situazione del genere l’ultima cosa che deve fare è uccidere i civili.

Non so il motivo e l’obiettivo dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, non riesco a capirlo.

Non credo che nessuno lo sappia, tranne lui e qualcuno del suo entourage.

CLAUDIA: Alcuni sostengono che sia un folle…

FRACASSI: mah, allora esiste un elenco di folli che non finisce più, e i più folli sono i presidenti degli Stati Uniti d’America.

CLAUDIA: La questione dei missili e del nucleare.

FRACASSI: Putin non vuole che gli stati confinanti possano avere delle basi missilistiche direzionate verso la Russia.

Ha ribadito di non volere che l’Ucraina entri a far parte della NATO.

E chiunque si trovasse nella posizione della Russia penso che avrebbe detto esattamente la stessa cosa: sfido chiunque a negarlo.

Ci vuole un minimo di onestà: è normale che dica una cosa del genere e che faccia di tutto per impedirlo.

Ha elencato una serie di cose che vuole ottenere:

1) che si ponga fine alla guerra che va avanti da otto anni nel DONBASS

2) che riconoscano la Crimea come territorio facente parte della Russia

3) che l’Ucraina non entri a far parte della NATO

Sostanzialmente queste sono le cose su cui punta ufficialmente Putin.

Quando c’è una guerra (e di solito le guerre le fanno gli americani) cosa succede?

Una pioggia di missili sul Paese che viene colpito, devastazione ovunque perché colpiscono anche obiettivi civili, ospedali, centrali elettriche ecc.

In Ucraina non sta accadendo tutto questo, quindi qual è la strategia di Putin?

Sta lottando per arrivare ai suoi obiettivi: qual è il limite che si sta ponendo?

Francamente non è comprensibile perché non ha esplicitato e non si capisce quello che sta facendo: è una delle guerre più anomale degli ultimi anni.

CLAUDIA: Oggi il presidente russo e quello ucraino sono seduti a un tavolo per cercare una soluzione, anche questa è una cosa strana.

FRACASSI: È la prima volta che vedo un conflitto che, dopo quattro giorni, vede i rispettivi contendenti sedersi a un tavolo negoziale. Tra l’altro ne parlavano già dopo il secondo giorno.

CLAUDIA: forse perché hanno visto la reazione dell’Europa e degli Stati Uniti.

FRACASSI: è la guerra più incruenta della storia. Per capire meglio, bisogna ricordarsi cosa sono le guerre, andare a rivedere le guerre degli ultimi trent’anni, e vi verrà la pelle d’oca per quello che provocavano.

CLAUDIA: il tuo libro “IV REICH”. È un’inchiesta ed è basato su dati e fatti storici facilmente riscontrabili. Un’inchiesta molto approfondita. Scrivi che il nazismo non è morto con Hitler e con la fine della Seconda guerra mondiale e neppure il fascismo con la morte di Mussolini. Le idee, quelle idee, sono sopravvissute al cambio di secolo e sono arrivate fino ai giorni nostri ancora più forti di prima. Cosa c’è nel tessuto sociale che ci portiamo dietro dal passato?

FRACASSI: Oggi si dà del fascista a una persona che magari è illiberale, ma il fascismo è il frutto di un’ideologia, è un progetto molto preciso che è nato in Italia.

Il nazismo è una cosa differente dal fascismo ed è nato in Germania.

Queste ideologie sono sopravvissute alla Seconda guerra mondiale grazie anche, mi duole dirlo, agli Stati Uniti che hanno permesso a oltre un milione di questi criminali di guerra di poter farla franca.

Cos’è successo in questi ottant’anni?

È successo che i fascisti e i nazisti fuggiti hanno dato vita a un’organizzazione denominata ODESSA, un’organizzazione molto ben attrezzata, con molte disponibilità economiche che ha diramazioni in tutto il mondo ed è protetta dagli Stati Uniti.

È stata il grimaldello militare o paramilitare nella politica estera degli Stati Uniti durante questi oltre 75 anni.

È stata protagonista in Italia di tutte le stragi che ci sono state, del terrorismo di sinistra e di destra, dei colpi di Stato. Anche in tantissimi altri Paesi ha fatto le stesse cose ed è la protagonista del colpo di Stato che è avvenuto in Ucraina nel 2014.

In questa organizzazione si radunano fascisti e nazisti che sono protetti, che possono agire in concorso a tutta una serie di loro camerati per compiere il lavoro che sanno fare molto bene: imporre la propria ideologia nel mondo tramite la violenza.

Sono antisemiti, anticomunisti viscerali, erano anti-slavi, anti sovietici e ora anti russi. Dopo la caduta del muro di Berlino si pensava che l’organizzazione si sciogliesse.

Sono sparsi in tutto il mondo e ne fanno parte anche alcuni corpi paramilitari della NATO come Gladio, tristemente apparsa in tutte le stragi fatte in Italia. Ufficialmente sciolta nel 1990 ma ancora esistente.

Licio Gelli, il gran maestro della loggia P2 ne faceva parte, era una sorta di cinghia di trasmissione tra il dipartimento di stato del ministero degli esteri degli Stati Uniti e ODESSA.

Non ne fanno parte esclusivamente personaggi violenti

Claudia Baldini

Consulente comunicazione - Proprietaria e direttore di testata giornalistica indipendente "L'Arte del comunicare" - P.R. - Speaker - Formatrice